domenica 24 febbraio 2013

Inquadrature d'attimi


Due grandi magnolie, una a destra e l’altra a sinistra della passatoia,  li proteggevano dalla pioggia. Pioveva, in quel mezzogiorno d’inverno. 

Camminavano sulla passatoia della loro casa.

Lei si era trasferita dalle colline in pianura, per amore di suo marito. Vestiva in jeans, giubbotto alla moda verde, sciarpa e uno di quei cappelli estrosi che si concedono le persone autoironiche.

Lui era nato in quella casa, uno dell’ultima generazione nata nel focolare domestico, figlio genuino della vita. Aveva un paio di pantaloni a scacchi, un cappotto grigio scuro e in testa, una coppola stile golfista.

Un blues suonava nella mia mente nell’osservarli in quegli attimi. Era il loro Blues.

Sfilavano su quella passatoia divenuta passerella, fatta di pietre levigate e unite come in un mosaico, in equilibrio fra loro e con il mondo.

Si guardarono in volto e si sorrisero prima con gli occhi, poi con il volto e infine con le labbra, timidi e vivi come in gioventù.

Capisco, forse, che il segreto della felicità è intuire il suo scorrere nel tempo, e che, se lo comprendi con un’altra persona, si chiama amore.

Bob

Parole

Se dovessi usarne una per definirle tutte, giocose sarebbe la parola giusta, e quelle che preferisco, sono quelle parole che non si possono animare ma di cui l'anima ha bisogno di parlare.

Bob

lunedì 4 febbraio 2013

A noi, ancora i sogni


Scritte nelle stelle vi sono le vicende degli dei. Appena più sotto, qualche centinai di migliaia di metri sotto, splende la notte capovolta.
Un’immensa distesa di luci che contorna la terra ferma e si sofferma ad ammirare le onde dei mari e degli oceani, che s’infrangono sugli scogli. Luci che come le stelle sono narratrici di storie, quelle umane.
Se le prime, quelle degli dei, hanno ormai passato il giudizio del tempo, divenendo mito; le altre, quelle degli uomini, combattono senza sapere quale sarà il loro destino.
Queste due notti sono accomunate dalle parole con cui vengono narrate e dalla luna, sapiente scrittrice di questi due mondi, che, preferendo noi agli dei, nasconde sul suo lato oscuro le parole con cui la notte ci consente di sognare.

Bob